Il freddo le fa sparire. Ma i mesi in cui non ci infastidiscono sono sempre meno. E anche la zanzara tigre ormai è diventata di casa. Colpa del clima che cambia.
La presenza delle zanzare è come un vero e proprio sensore del cambiamento del clima e della temperatura.
Anche l’impressione che ce ne siano più di qualche anno fa non è infondata ed è legata allo sviluppo urbanistico incontrollato e all’inquinamento di canali e fiumi; ambienti ideali per le zanzare che, non avendo lì predatori, riescono a riprodursi in modo eccezionale.
Viviamo insomma nei luoghi che piacciono anche a loro! Le semiperiferie con le villette a schiera e i giardini ben annaffiati sono il loro ideale.
Ecco la stagionalità della zanzara comune:
- Alla fine dell’autunno le ultime generazioni di femmine cadono in uno stato di torpore, una specie di letargo.
- L’inverno lo passano dormienti nelle cantine, ma anche nelle abitazioni, nascoste dietro gli armadi o nei pertugi.
- All’arrivo del caldo si risvegliano, fanno i loro primi pasti di sangue e portano a maturazione le uova che danno il via alle generazioni di zanzare estive.
- A maggio-giugno, invece, si presenta puntuale nei centri urbani la Culex pipiens, classica zanzara cittadina.
Ecco spiegato, le zanzare non muoiono ma vanno in, se così si può chiamare “simil – letargo” , per poi ripartire cariche all’arrivo del caldo.
Fonte: http://archivio.panorama.it/archivio/Ma-dove-vanno-d-inverno-le-zanzare