La cimice dei letti (Cimex lectularius) tende ad agire nottetempo e si nutre di sangue.
Vive sul corpo dell’ospite esclusivamente per il tempo necessario al suo nutrimento.
Per il resto del tempo si insedia in microambienti vicini all’ospite stesso dove può resistere fino a diciotto mesi senza cibarsi.
Le cimici adulte presentano un colore identificabile tra il bruno ed il rossiccio e la loro grandezza arriva a 7 millimetri.
Il corpo piatto, ovale e lucido, è dotato di occhi e piccole antenne, mentre il torace presenta due espansioni laterali. Non sono presenti ali nella parte posteriore, mentre quelle anteriori sono piccole e squamose.
Con un ciclo di sviluppo diviso in tre fasi o stadi (Uovo, ninfa, adulto) le cimici dei letti si riproducono al ritmo di una-cinque uova al giorno nell’arco di due-tre mesi. Il tempo di maturazione delle uova dipende dalla temperature presente nell’ambiente. In genere si schiudono nell’arco di dieci giorni dal momento della deposizione in ambienti con una temperatura di 20° e di circa cinque giorni a 35°. Con una temperatura media passano circa cinque settimane dalla schiusa dell’uovo al raggiungimento dello stadio adulto. Una volta adulti, raggiungono la vittima spostandosi lungo pavimenti e superfici ma anche lasciandosi cadere dal tetto.
La puntura viene avvertita con una sensazione di prurito sulla zona interessata dopo alcuni minuti. Gli effetti della puntura raramente vanno oltre un pesante fastidio.
Non è facile riconoscere la presenza delle cimici dei letti. E’ importante monitorare bene la presenza di uova, escrementi e piccole macchie di sangue.
Accertata la presenza delle cimici, occorre provvedere a trattare indumenti, lenzuola, coperte, tende ed asciugamani lavandoli ad almeno 60°.
In secondo luogo, eliminare tutto il materiale che non è possibile pulire e sanificare, come carta e cartone: chiudere il tutto in sacchi di plastica e portarlo direttamente in discarica facendo molta attenzione agli spostamenti.
Ma soprattutto, rivolgersi ad un professionista della disinfestazione, evitando il “fai da te”. Le cimici dei letti sono clienti scomodi: possono sopravvivere e proliferare dappertutto.

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