Pronto intervento disinfestazione

  • Vorresti finalmente liberarti una volta per tutte dei topi e ratti che infestano la tua casa o i tuoi locali?
  • Vorresti assicurare una perfetta igiene della tua casa o dei tuoi locali proteggendoli, anche per il futuro, da topi e ratti?
  • Vorresti evitare che si manifestassero in te o nei tuoi familiari o nei tuoi dipendenti allergie, asma e quant’altro dovute alla presenza di topi e ratti?
  • Vorresti prevenire la contaminazione di cibo e conseguenti INUTILI SPRECHI?
  • Ti piacerebbe affidarti a veri esperti che risolvano una volta per tutte i tuoi ‘sgradevoli’ problemi?

Paradigma risolve tutti i tuoi problemi. Siamo specializzati nella DISINFESTAZIONE DI TOPI E RATTI di qualsiasi genere ed operiamo nelle province di PESARO, RIMINI E ANCONA.

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Perché affidarsi a Paradigma


SERVIZIO 24/7

Ti offriamo un servizio tempestivo e di efficacia garantita. Il nostro numero è attivo 24 h su 24 !

PROFESSIONALITà E RISPARMIO TEMPO

Con noi risparmi tempo ed hai un lavoro fatto da professionisti!

ESPERIENZA DA OLTRE 20 ANNI

Siamo nel campo della disinfestazione da oltre 20 anni!

PRODOTTI EFFICACI

Utilizziamo esche apposite e professionali, difficili da trovare in commercio!

DISINFESTAZIONE DEFINITIVA

Una volta effettuata la disinfestazione di topi e ratti, non dovrai più preoccuparti di niente!

SALVAGUARDIA E PREVENZIONE

Studiamo dei veri e propri piani preventivi di derattizzazione per evitare di compromettere l’igiene della tua casa o locale e salvaguardare la tua salute!

Perché evitare il fai da te...


  • Perché la derattizzazione ‘fai da te’ non elimina il tuo problema che, anzi, si ripresenterà a breve!
  • Perché una derattizzazione efficace non si limita all’utilizzo di semplici esche ma occorre prestare attenzione anche a quei fattori ambientali che favoriscono l’infestazione.
  • Perché devono essere prese particolari precauzioni (data la tossicità delle esche, soprattutto nei confronti di animali non bersaglio: ad es. i cani) circa i luoghi ove topi/ratti vivono e si alimentano.
  • Perché deve essere prestata particolare cura all’esterno degli ambienti, dalla rimozione dei rifiuti a quella della vegetazione, a molti altri aspetti fondamentali.

Spesso i trattamenti ‘fai da te’ possono condurre a risultati mediocri o al totale fallimento.

I due segnali più evidenti della non riuscita dell’intervento sono:

  1. non assunzione dell’esca;
  2. continuo asporto dell’esca senza che si riduca la presenza dei roditori.

Mancata Assunzione Esca (primo caso):

  1. Errore nella collocazione delle esche ;
  2. Neofobia ;
  3. Formulazione dell’esca non attrattiva.
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Asporto dell’Esca (secondo caso):

  1. Spostamento delle esche da parte di ratti che le accumulano
    in altri luoghi senza mangiarle ;
  2. Interferenze con animali non target ;
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Scegliere Paradigma vuol dire…


1.  Cura di ogni particolare: come prima cosa Paradigma effettua un attento esame del sito infestato prima dell’inizio degli interventi. Questa è la chiave essenziale per il successo dell’operazione, deve essere eseguita prima di utilizzare un qualsivoglia derattizzante. E’ opportuno disegnare una semplice mappa o una lista delle aree particolarmente soggette al problema, questi documenti devono poi essere archiviati e conservati nel tempo.
Prima di procedere alla derattizzazione deve essere posta particolare cura, all’esterno degli ambienti, alla rimozione dei rifiuti (di vario genere), della vegetazione e di altro materiale che fornisce riparo e protezione a topi e ratti che si avvicinano agli edifici infestati.
Inoltre, all’interno degli edifici, è opportuno non pulire o mettere in ordine gli ambienti, ciò disturba la popolazione dei roditori e può ridurre l’accettabilità delle esche. Il più velocemente possibile, prima dell’intervento, è necessario rimuovere o rendere inaccessibile ogni possibile fonte di alimento.

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2.  Massima sicurezza per te e la tua famiglia o i tuoi dipendenti: coloro che vivono o operano nell’area in cui si svolgerà l’intervento di derattizzazione devono essere avvisati PRIMA che l’intervento abbia inizio. In particolare vi vengono fornite indicazioni circa:

  • Le norme generali di sicurezza da tenersi nell’area sottoposta a derattizzazione.
  • Le azioni da intraprendersi in caso di “incidente”: contatto con le esche, ingestione di esche , eccetera.
  • Le azioni da intraprendersi nel caso di rinvenimento di esche fuoriuscite dai contenitori, o di roditori morti.
  • L’esatta ubicazione dei punti di adescamento attivati (fornire una piantina in cui tali punti sono evidenziati), comunicare la quantità iniziale di esche deposte all’interno dei contenitori.
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Gli arnesi del mestiere: Rodenticidi anticoagulanti e non anticoagulanti o “acuti”


Oggigiorno la grande maggioranza dei prodotti disponibili in commercio contengono come principio attivo un anticoagulante.
Gli anticoagulanti si dividono in sostanze di prima generazione (a dose multipla) e di seconda generazione (a dose singola).

I prodotti della seconda generazione, più potenti, sono stati sviluppati per superare i problemi di resistenza subentrati a seguito dell’uso prolungato dei prodotti di prima generazione. Alla prima generazione appartengono warfarin, coumatetralyl e clorofacinone. Solitamente i ratti ingeriscono una dose letale quando si alimentano con esche contenenti queste sostanze per 2 o più giorni.

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I composti della seconda generazione includono difenacoum, bromadiolone, brodifacoum e flocoumafen. Questi possono risultare letali dopo un’unica ingestione sebbene i sintomi dell’avvelenamento non compaiano prima dei 2 o più giorni.

In realtà sono stati osservati casi di sviluppo di resistenza anche nei confronti degli anticoagulanti di seconda generazione. Osservazioni e studi condotti nel Regno Unito indicano che brodifacoum e flocoumafen si possono considerare ancora pienamente efficaci.

Nel caso si debba intervenire in aree ove si sospetta la presenza di resistenza agli anticoagulanti è per ora possibile avvalersi di rodenticidi caratterizzati da meccanismi d’azione differenti da quelli utilizzati dagli anticoagulanti.

Tra questi, ad esempio, il calciferolo. Tale sostanza, come altri rodenticidi definiti “acuti”, manifesta la sua azione tossica in tempi rapidi, ovvero inferiori a quelli tipici degli anticoagulanti.

Per tale motivo i roditori possono manifestare diffidenza nei confronti dell’esca ed assumerne dosi sub-letali. Per questo motivo è necessario ricorrere alla pratica del pre-adescamento che consiste nel mettere per più giorni a disposizione dei roditori la base alimentare dell’esca, priva del veleno. I roditori persa l’iniziale diffidenza verso la base alimentare si abituano ad assumere quel tipo di esca nei luoghi trattati.

Stimato che il consumo dell’esca abbia raggiunto un livello soddisfacente, si sostituisce all’esca atossica quella contenente il veleno “acuto”. In tal modo è possibile indurre i roditori ad assumerne una quantità sufficiente per causare la morte di buona parte della popolazione.


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