La primavera è alle porte e non lo percepiamo solamente dalle giornate che si allungano, dai campi fioriti, dai canti degli uccellini ma anche dalla comparsa, decisamente evidente, degli insetti.
L’avvio della bella stagione e il clima favorevole, non è un piacere solo per l’uomo ma anche per qualcun’altra: la primavera segna anche l’avvio della stagione riproduttiva per molti insetti.
Insetti che infestano le nostre case, i nostri luoghi e le nostre attività, diventando anche pericolosi.
Ci sono tantissime specie nella natura e ognuno di esso invade le piante facendone "casa propria".
È il caso della farfalla Paysandisia archon.
Paysandisia archon, comunemente chiamata il castnide delle palme, oppure farfalla delle palme, è un lepidottero appartenente alla famiglia Castniidae di origine sudamericana, introdotto recentemente in Europa a causa dell’uomo: alcune larve sono state trasportate all'interno di stipiti fogliari di palme.
Attualmente la specie è diventata infestante anche per l'Europa mediterranea.
Questo parassita dall’aspetto “grazioso” (una farfalla di grosse dimensioni e ben colorata), rappresenta in realtà una temibile minaccia per la nostra specie vegetale, in quanto vive e si riproduce su diversi generi di palme ornamentali e storiche.
Le larve, per nutrirsi, si dirigono verso l’interno della pianta, scavando gallerie nel tronco, e per questo motivo individuarne la presenza è difficile. L’infestazione può essere a lungo asintomatica e manifestarsi solo in una fase avanzata.
All'inizio la pianta ospite non rivela chiari sintomi dell'attacco da parte della larva, ma evidenzia uno stato generale di sofferenza, con foglie ingiallite o secche.
Quando si raggiunge invece lo stadio terminale dell’infestazione, la pianta ha un vero e proprio “collasso”: la pianta riceve un danno notevole, tanto da portarla alla morte.
Si raccomanda quindi di osservare le proprie piante con attenzione e prevenire il problema, prima che essa raggiunga il suo stadio terminale.
Come combattere l’infestazione della pianta
Quando si individua la presenza del parassita, è consigliabile iniziare subito a trattare la pianta con un’adeguata strategia in quanto trattamenti curativi tardivi, oltre ad essere inutili per risolvere l'attacco nella pianta infestata, sono anche di scarsa efficacia.
Se si desidera combattere questo insetto in tempo, la primavera è il periodo migliore per iniziare.
I trattamenti devono essere realizzati da fine maggio ad agosto, con una cadenza di circa 20 giorni. Il trattamento ha lo scopo di colpire l’insetto quando ancora non è penetrato nella pianta, per cui deve essere orientato verso le uova e le giovanissime larve.
La buona riuscita dell’intervento dipende dal grado dell’infestazione e dalla tempestività del trattamento.