Gli animali prevedono i terremoti?

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Esiste una vera e propria letteratura dedicata al misterioso comportamento degli animali prima di un terremoto. Da secoli le cronache riportano notizie sbalorditive sul comportamento osservato in animali domestici, da qualche giorno a qualche ora prima del verificarsi di un terremoto. Difficile però capire quanto ci sia di attendibile, perché spesso si tratta di osservazioni viziate dalla scarsa capacità critica dei testimoni, dall’emotività post-terremoto, dalla ricerca del sensazionalismo.

Cominciamo col dire che mai nessuno ha dimostrato che gli animali, se pure in grado di presagire l’imminenza di un terremoto, possano farlo per via di presunti e sconosciuti poteri paranormali. Sappiamo bene invece che molti animali possiedono una sensibilità uditiva ben maggiore di quella dell’uomo. Le piccole scosse che possono precedere un terremoto passerebbero inosservate agli esseri umani, ma potrebbero essere percepite dagli animali, sotto forma di sibili e schiocchi ad alta frequenza. D’altro canto va considerato che le reti di sismografi che monitorano costantemente il tremore della superficie terrestre sono decisamente più sensibili dell’udito animale.

In molti casi si sono osservati comportamenti anomali da parte di animali domestici prima di un terremoto: cani che abbiano, gatti che rifiutano la ciotola del latte. Si tratta di comportamenti che normalmente non suscitano particolare interesse e non vengono ricordati, ma in concomitanza con un terremoto, vengono riportati come eccezionalità.
Questi comportamenti, così come la migrazione in massa di topi e serpenti, i cavalli imbizzarriti nei loro recinti, gli animali dello zoo insolitamente irrequieti, costituiscono solo prove indiziarie, non associabili ad un determinato evento. In altre parole, è difficile prevedere un terremoto sulla base del comportamento degli animali, perché si tratta di comportamenti difficilmente quantificabili.

Tanto più che, ad esempio, in molti casi cani e gatti non hanno manifestato alcun comportamento insolito prima di un terremoto anche devastante. E’ chiaro che la costruzione di un modello di previsione dei terremoti passa per altre vie, anche se ancora la ricerca scientifica non ha potuto individuarle con chiarezza.

Quello che è invece possibile osservare, è una maggiore presenza post-terremoto dei ratti nei pressi ed all’interno delle abitazioni. Anche in questo caso non vi sono delle evidenze scientifiche, ma solo delle ipotesi per cui i sommovimenti del terreno spingano i roditori ad abbandonare le loro tane e a cercare una nuova sistemazione.

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