Molte amministrazioni pubbliche ancora ignorano l’esistenza di questa nuova normativa, che regola l’uso di diserbanti chimici nelle zone pubbliche. E’ bene dunque, che i cittadini vigilino sull’utilizzo di queste sostanze.
Ecco di seguito i punti salienti della normativa in questione:
A partire dal 2014 trova piena applicazione il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il Piano prevede soluzioni migliorative per ridurre l’impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extra agricole frequentate dalla popolazione, quali le aree urbane, le strade, le ferrovie, i giardini, le scuole, gli spazi ludici di pubblica frequentazione e tutte le loro aree a servizio.
Il Piano si propone di raggiungere i seguenti obiettivi generali, al fine di ridurre i rischi associati all’impiego dei prodotti fitosanitari:
a) Ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità;
b) Promuovere l’applicazione della difesa integrata, dell’agricoltura biologica e di altri approcci alternativi;
c) Proteggere gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e la popolazione interessata;
d) Tutelare i consumatori;
e) Salvaguardare l’ambiente acquatico e le acque potabili;
f) Conservare la biodiversità e tutelare gli ecosistemi.
Nelle aree d’interesse, dovranno essere posizionati dei cartelli che indichino, tra l’altro, la sostanza attiva utilizzata, la data del trattamento e la durata del divieto di accesso all’area trattata. La durata del divieto di accesso non deve essere inferiore al tempo di rientro eventualmente indicato nell’etichetta dei prodotti fitosanitari utilizzati e, ove non presente, nelle aree frequentate dai gruppi vulnerabili non può essere inferiore a 48 ore.
Nelle aree interessate non possono essere utilizzati prodotti fitosanitari che abbiano tempi di rientro superiori a 48 ore.