ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente) ha recentemente pubblicato un documento “Impatto sugli ecosistemi e sugli esseri viventi delle sostanze sintetiche utilizzati nella profilassi anti-zanzara”, nel quale viene messa in discussione la necessità/utilità della lotta alla zanzara in ambito urbano (outdoor) con prodotti chimici dedicati.
La posizione espressa, partendo da presupposti scientifici errati e attraverso informazioni spesso ambigue, giunge alla conclusione che non solo la zanzara non rappresenti un pericolo per la salute umana, ma che l’eventuale profilassi debba essere gestita con metodologie che non prevedano l’uso di biocidi.
Come spesso succede la verità sta nel mezzo.
Paradigma ha da sempre sposato la causa di una gestione e controllo delle infestazioni che ricorra al prodotto chimico solo in ultima istanza.
Questo attraverso l’utilizzo di strumenti e tecnologie quali il vapore, l’ozono e le trappole biologiche.
Pur tuttavia, qualora l’infestazione sia di una tale entità che pregiudichi il benessere e la salute di esseri umani e/o animali occorre senz’altro intervenire valutando:
– le implicazioni derivanti dall’ambiente circostante, dalla struttura degli ambienti e dall’attività svolte nel sito.
– Le potenziali conseguenze che la presenza di un infestante può avere sugli esseri umani e sulle loro attività.
– Il potenziale impatto dell’intervento sull’ambiente e sulle specie non bersaglio.

“Paradigma sa quello che è meglio fare!”