Oggi affrontiamo un tema caldo per chi volesse costruire una piscina di proprietà.
Quando si comincia ad informarsi sulla costruzione di una piscina si è spesso colti dai dubbi.
Le domande che ci si pone sono: servono autorizzazioni per costruire una piscina interrata?
Che tipo di permessi occorrono?
Cominciamo col dire che, sì, occorrono delle autorizzazioni, un titolo edilizio.
Le piscine, in Italia, non rientrano nel campo dell’edilizia libera.
Una cosa è certa: realizzare una piscina senza gli appositi permessi potrebbe aprire una disputa legale che vedrà coinvolti tutti i soggetti: proprietario, costruttore e progettista. Tutti ne risponderebbero penalmente, come possibile caso di abuso edilizio.
Quindi, per evitare, problematiche di questo genere, seguire un iter burocratico e legislativo corretto è d’obbligo, per non trasformare un piacere, come quello di avere una piscina nel giardino di casa propria, in un incubo giudiziario.
Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio ribadisce, ancora una volta, che la realizzazione di una piscina si configura come realizzazione di nuova volumetria, anche se interrata. Tra l’altro, puntualizza che tali opere non possono essere considerate pertinenze dal punto di vista urbanistico. Dice infatti il TAR:
“Deve, peraltro, essere evidenziato che anche avendo riguardo al profilo urbanistico non assume rilievo il richiamo al concetto di pertinenza, giacché tutti gli elementi strutturali concorrono al computo della volumetria dei manufatti, siano essi interrati o meno, e fra di essi deve intendersi ricompresa anche la piscina, in quanto non qualificabile come pertinenza in senso urbanistico in ragione della funzione autonoma che è in grado di svolgere rispetto a quella propria dell’edificio al quale accede.
Analogo discorso deve essere seguito anche per le ulteriori opere – di pavimentazione delle aree esterne, realizzazione di muretti, del portico, peraltro di non esigua consistenza, nonché di installazione di pannelli solari – idonee ad incidere sul contesto paesaggistico di riferimento.”
Attenzione quindi, perché una piscina non può essere qualificata come “intervento di manutenzione straordinaria e di adeguamento funzionale di opere pertinenziali”.
Un consiglio? Informarsi sempre e farsi seguire da esperti del settore, per eliminare disagi e problemi con le autorità.